L’arte militare della lancia (yari) si sviluppò in Giappone alla fine dell’VIII secolo con la nascita della classe dei samurai. Il samurai Yoshinari Genbei Nakayama insieme ai guerrieri del Clan Hikone studiarono ed elaborarono questa disciplina fino a livelli eccelsi e fondarono la scuola del Fuden Ryu. Il clan dei guerrieri medioevali di Owari e Sendai usarono largamente le tecniche e la tattica militare basata sulla scuola Fuden. Anche durante la battaglia di Sekigahara, nel XVII secolo, vennero ampiamente usate le tecniche di questa scuola. Il Fuden Ryu è lo stile della trasmissione del vento. Questo nome suggerisce che il modo di usare la lancia deve essere come quando il vento inizia a soffiare. Non si può vederlo e non si può toccarlo, così deve essere il modo di usarla. Fuden simboleggiò la strategia di battaglia dove la lancia è impiegata per tagliare e sfondare le linee nemiche come se fosse la forza invisibile del vento. Questa è l’essenza del Fuden Ryu, e da questa sua essenza ha preso il nome la scuola. La forma della lancia del Fuden Ryu è semplice (suyari), dritta e lunga 3,60 m, pari a due spade (niken); la lunghezza della lama è di 10 cm. (3 sun e mezzo). La forma della sezione della punta assomiglia a quella del frutto del Ginko Biloba che in giapponese si dice Ginnan. La sezione del manico è di tipo poligonale a sedici spigoli. A differenza degli altri stili di lancia che utilizzano quasi unicamente gli attacchi di punta (tsuki), la tecnica segreta del Fuden Ryu (gokui) utilizza anche azioni di percussione per aprire la guardia dell’avversario.