Il giorno della nascita sua madre sognò che un fiore di glicine le cadeva in bocca, decise quindi di chiamare suo foglio Tojiro, nome la cui parte iniziale significa appunto glicine.
Il giovane Tojiro venne separato presto dai suoi genitori; fu cresciuto allora da uno zio di nome Shoan Roshi, probabilmente un bonzo. Lo zio gli insegnò uno stile di kenjutsu chiamato Kodenjuhatto e il giovane, divenuto presto molto bravo, decise di viaggiare per il Giappone per frequentare altri dojo e apprendere altri stili.
Imparò quindi altri modi di usare la spada fra cui l’Hayashizaki Ryu, la scuola fondata da Hayashizaki Jinsuke Shigenobu, considerata oggi il primo esempio di scuola di Iaido. Tojiro divenne uno degli allievi più esperti del maestro Hayashizaki ma non ancora soddisfatto del suo livello di comprensione della via della spada, decise di chiedere l’aiuto degli Dei.
Si ritirò nel tempio di Atago Jinja per 7 giorni e 7 notti a pregare, quando l’ultima notte fece un sogno particolare: sognò il kanji “Kan” che significa “passare attraverso” e subito ottenne l’illuminazione. Decise così di codificare tutta la sua esperienza in una scuola che chiamò Ikkan Ryu.
In questa scuola è centrale l’insegnamento chiamato Hokoyamu no ho, che significa “la tecnica del fermare le armi”.
Lo spirito di Hokoyamu no ho riflette l’essenza delle virtù marziali in cui la tecnica viene utilizzata per porre fine al combattimento e restaurare la pace. I caratteri Hoko e Yamu compongono il kanji “Bu” che rappresenta il concetto di marzialità intesa come disciplina etica e formativa.
L’Ikkan Ryu divenne presto famoso attirando molti guerrieri che restavano affascinati dall’insegnamento dell’Hokoyamu no ho. Il maestro Katayama divenne anche l’insegnante della famiglia Toyotomi, che in quel periodo governava il Giappone, fino a che non fu distrutta da Oda Nubunaga.
Riprese in seguito a viaggiare per il Giappone finché nell’anno 1610 (Keicho 15) fu chiamato dall’imperatore Goyosei Tenno, che aveva sentito parlare bene della sua scuola. Una volta a corte fu invitato a mostrare il suo stile e a spiegare la sua ricerca dell’Hokoyamu no ho. Il maestro Katayama dimostrò la tecnica da lui chiamata Iso no nami e l’imperatore fu talmente bene impressionato che decise di donargli il permesso di diffondere la scuola in tutto il Giappone e, affinché si potesse dedicare pienamente all’insegnamento, gli donò il titolo di Jugoige Hoki no Kami e, con esso, il paese di Hoki, al cui rendita gli sarebbe stata di sostentamento.
Il maestro Katayama, che nel frattempo aveva cambiato il suo primo nome di Tojiro in Hisayasu, si commosse per l’interessamento dell’Imperatore e in suo onore cambiò il nome di Ikkan Ryu in Hoki Ryu, nome che è rimasto invariato fino ad oggi. Katayama Hoki no Kami Hisayasu morì nel 1650 all’età di 74 anni.
Uno dei suoi figli, Hisataka ereditò la scuola mentre un altro, Hisakatsu si spostò a Kyoto dove fondò una propria scuola.
Lo Hoki Ryu continuò a trasmettersi tramite la famiglia Katayama per 8 generazioni, finché questo filone della scuola non si estinse. Tuttavia nella zona di Kumamoto, nell’isola di Kyushu, lo Hoki Ryu continuò a trasmettersi ad opera di Hoshino Kakuemon che, alla fine del 1700, assunse il ruolo di caposcuola. In questa città l’interesse per questo stile restò molto vivo ed è proprio qui che studiò il maestro Nakazono Yoshio che, a sua volta, portò lo Hoki Ryu nella città di Kurume dove studiò il maestro Kumai.
Il curriculum dell’Hoki Ryu
1 | Kiri Tsuke | Kiri=tagliare; Tsuke=affondo |
2 | Kote Giri | Kote=polso; Giri=tagliare |
3 | Nuki Dome | Nuki=estrazione; Dome=bloccare |
4 | Tsuki Dome | Tsuki=affondo; Dome=bloccare |
5 | Shi Ho Kane Giri | Shi=quattro; Ho=direzioni; Kane=metallo; Giri=tagliare |
6 | Osae Nuki | Osae=pressione; Nuki=estrazione |
7 | Hiza Zume | Hiza=ginocchia; Zume=vicino |
8 | Mune No Katana | Mune=petto; No=di, al; Katana=spada |
9 | Okkake Nuki | Okkake=seguendo; Nuki=estrazione |
10 | Kaeri Nuki | Kaeri=girando; Nuki=estrazione |
11 | Issasoku | I=uno; Sa=gamba; Soku=movimento |
12 | Naga Roka | Naga=lungo; Roka=corridoio |
13 | Muko Zume | Muko=davanti; Zume=vicino |
14 | Kissaki Gaeshi | Kissaki=punta; Gaeshi=voltare |
15 | Shi Ho Zume | Shi=quattro; Ho=direzioni; Zume=vicino |
O hen hakkioku
1 | Ko Ran | tigre; furiosa |
Nami Gaeshi | onda; voltare | |
Ko no Tachi | di fronte; spada | |
2 | Sa Ryu | sinistra; drago |
Saza Nami | increspata; onda | |
Hidari Zure | sinistra; seguire | |
3 | Sha | carro |
Yosu Nami | ritornare; onda | |
Iki Chigai | andare; diverso, contrario | |
4 | Ko Zan | corazza, guscio; montagna |
Hiku Nami | distesa; onda | |
Shintai Jizai | avanti-indietro sé stessi; stare fermi saldamente | |
5 | Sa Futsu | destra; emergere |
Iwa Nami | roccia; onda | |
Taki Giri | cascata; tagliare | |
6 | U Hatsu | destra; lasciare, scoccare |
Yoko Nami | laterale; onda | |
Tsure Dachi | accompagnare; in piedi | |
7 | Ga Ryu | disteso, tranquillo; drago |
Uzu Nami | vortice; onda | |
Oi Kaze | seguire, inseguire; vento | |
8 | Sei Gan | giusto; occhio |
Sai Ha | rompere, frantumare; onda | |
Sei Fu | calmo; vento | |
9 | Ko Nyu | tigre; entrare |
En Pa | circolare; onda | |
Ryu Fu | salice; vento |