LIBRI
TODD SHIMODA, IL CALLIGRAFO
Forse ancora più eloquenti dei caratteri di senso compiuto che il Sensei, il Maestro di Calligrafia, ha tracciato con il suo pennello, sono quelli senza un senso che compone quando il suo cervello, colpito da un ictus, non ricorda più gli ideogrammi, non connette. E i suoi segni inventati sono allora la raffigurazione di pensieri e sensazioni, ricordi vaghi come "il ventre morbido del rimpianto", o appelli accorati come "se smetto di chiedere, qualcuno all'improvviso mi aiuterà".
Segni indecifrabili se Tina Suzuki, studiosa di neuroscienze, nata e cresciuta a San Francisco, non li interpretasse sperando di capire come il cervello elabori le emozioni, il linguaggio... Ma chi è Tina? Chi è Hanako, sua madre? Quale segreto rapporto lega le due donne a Shimano, il Maestro che a Kyoto era venerato come sommo artista nell'arte della calligrafia?
Composto a frammenti che, via via interscambiandosi, chiariscono le vicende di questi e altri personaggi, Il calligrafo affascina perché non è soltanto una storia d'amore sospesa tra il Giappone e la California nell'arco di trent'anni. ma anche un illuminante trattato di estetica sulla nobile arte della scrittura.
E mentre l'autore, il nippo-americano Todd Shimoda, ricercatore nel campo dell'intelligenza artificiale, qui alla sua prima opera di narrativa, racconta questa storia dalle mille sfaccettature, sua moglie, che ha studiato giapponese e calligrafa, la illustra, prima con i caratteri dal chiaro significato, dei quali si spiega l'etimologia, segno per segno, poi con quelli "illogici" che il Sensei traccia sperando di comunicare. Pure astrazioni che sveleranno, alla fine, un mistero, segni di somma eleganza che rendono unico e prezioso il libro.
di Renata Pisu [D, p.66]