La scuola di sojutsu Fuden Ryu raccoglie l’eredità di un’arte nata ed evoluta in Giappone fina dalla fine dell’ottavo secolo. Le tecniche della scuola Fuden Ryu furono massicciamente adottate dai clan guerrieri di Owari e Sendai e, sembra, che anche durante la battaglia di Sekigahara, furono ampiamente applicate.
Da un antico libro il principio ispiratore del Fuden Ryu è espresso dalla frase KAKE OKOREDOMO MIEZU, SAWAREDOMO KIKOEZARU (Il vento arriva, ma non puoi vederlo; senti che ti sfiora, ma non puoi ascoltarlo). La parola Fuden (Fu vento, den trasmissione, propagazione, spostamento) esprime il principio ispiratore del modo di usare la lancia studiato in questa scuola.
La lancia (Yari) adottata nel Fuden Ryu è diritta (suyari), dalla punta di circa 10 cm la cui sezione risulta simile al frutto del ginko boloba (ginna in giapponese). L’asta è leggermente conica verso la punta per migliorare il bilanciamento ed ha una sezione a sedici spigoli. La lunghezza totale raggiunge i 360 cm ponendosi come la lancia di lunghezza maggiore fra tutte quelle adottate dalle scuole di sojutsu note. Le tecniche del Fuden Ryu comprendono non solo affondi, colpo tipico della lancia, ma anche fendenti portati dopo aver catturato e spazzato la lancia avversaria.